Silloge dei primi tre classificati al concorso Poetika 2013. A cura di Deborah Mega.
Accostarsi a un’antologia poetica è senza dubbio alcuno, un’esperienza estetica, letteraria e sentimentale interessante, tanto più quando vi sono raggruppate voci diverse e variegate, ciascuna colta nel proprio incedere e divenire. Ciascun testo, cronaca di emozioni, metabolizza un pensiero, ne definisce un’immagine condivisibile, travolge il lettore in un comune sentire.
Anche quest’anno Onirica Edizioni rinnova l’impegno di racco-gliere nella presente raccolta, dall’accattivante titolo Trilogy, alcune poesie tra le più significative dei tre finalisti della terza edizione del Concorso Nazionale Poetika. Paolo Martinelli, Roberto Benatti e Maura Potì (in ordine di classifica, nde), accogliendo l’invito di coesistere nel volume, attraverso i loro testi, hanno intrapreso un triplice percorso di ricerca ed espressione, dall’evidente connessione tematica.
Il progetto si articola in tre sezioni dai titoli suggestivi, Sensazioni, Emozioni, Riflessioni, che ricordano processi mentali già studiati dalla psicologia cognitiva, vere elaborazioni di informazioni provenienti dall’esterno, fatte proprie e interpretate dagli autori alla luce della loro personale formazione. Nella sezione Sensazioni le percezioni sensoriali tra il dentro e il fuori di sé hanno permesso la trattazione di temi emersi dal contatto con la natura, pertanto paesaggi, eventi, colori, profumi, sapori sono stati colti con intuizione profonda, assimilati, assorbiti e collegati al proprio immaginario. L’esito è l’approdo salvifico verso una dimensione sospesa in cui la natura e l’identificazione con essa costituiscono una delle possibili risposte. In Emozioni il filo conduttore è l’amore, lo scambio con l’altro, prospettiva di un nuovo umanesimo e di una ritrovata fiducia nel prossimo. Riflessioni invece è la sezione dedicata a liriche che scavano nelle inquietudini del mondo contemporaneo, per denunciarne i mali, la violenza, la crudeltà e contestare il prezzo del progresso e della civiltà, che hanno fatto perdere di vista l’umanità di ciascuno.
La versificazione più adottata, all’interno dell’antologia, è il verso libero e anche questa scelta formale denota la volontà di seguire l’immaginazione, il sentimento, il flusso di coscienza, mentre il tempo presente diviene passato, nella catena dei ricordi, delle assenze, delle proiezioni degli autori. Molti versi, lirici, introspettivi, evocativi, oltre ad apportare un alto contenuto di suggestione, di-ventano opportunità di colloquio e di condivisione e conferiscono alla raccolta una palpabile e coinvolgente energia. Con lo stesso spirito di condivisione e disponibilità all’ascolto vanno letti questi brani, consapevoli che saper ascoltare è il primo passo per comprendere se stessi e per non perdere di vista affetti e priorità. Il recupero dell’espressione artistica diviene valore grazie al quale ricomporre la scissione tra uomo e natura. Gli stessi paesaggi letterari assumono il significato di rappresentazioni organiche e unitarie degli elementi naturalistici, storici, esistenziali, di cui si compone la realtà che ci circonda. L’obiettivo è superare l’isolamento, poesia dunque come proposta di conoscenza che amplifichi sensazioni e identità e permetta il riscatto dai propri eccessi e, perché no, dai propri vuoti.